Scegliere il partner giusto per raggiungere gli obiettivi di commercializzazione per un’azienda di Dispositivi Medici potrebbe essere difficile laddove non si hanno a disposizione le informazioni giuste.
Tale scelta è comunque decisiva per assicurare la soddisfazione dei requisiti regolatori, procedere al meglio con le attività di Ricerca&Sviluppo e accorciare il time-market quanto più possibile.
Ci sono diverse soluzioni che possono essere intraprese nella scelta del fornitore più adatto, in quanto numerosi sono i consulenti freelance, le aziende strutturate o gli enti di riferimento disponibili sul mercato.
Bisogna, tuttavia, tenere in considerazione diversi fattori, anche di pertinenza dell’organizzazione, come obiettivi, paesi target, dimensione e budget.
Questo articolo ti fornisce gli elementi giusti per effettuare una corretta valutazione nella scelta del partner più adatto, rispondendo a 3 domande chiave che è necessario porsi.
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Consulente o azienda?
Scegliere un consulente freelance ha chiaramente dei vantaggi dal punto di vista dell’investimento. Essendo un professionista privo di costi significativi di organizzazione, risorse e infrastrutture, egli può proporsi con una tariffa oraria sicuramente competitiva.
È però necessario tenere a mente, con riguardo allo scenario regolatorio attuale (molto complesso, sempre in evoluzione e proiettato verso l’internazionalizzazione) che un consulente potrebbe non avere tutte le expertise e le competenze sufficienti al fine di coprire in maniere esaustiva le esigenze del committente.
Oltre a ciò, mentre un’azienda può appoggiarsi su personale proprio, differenziato per competenze e ambiti, può essere disponibile ad accettare carichi di lavoro molto più consistenti rispetto a un consulente che potrebbe essere limitato dal proprio tempo a disposizione.
A livello di servizi regolatori di rappresentanza o in caso outsourcing, il partner prescelto deve inoltre essere qualificato come fornitore critico. La probabilità di trovare un’azienda in grado di soddisfare tale qualifica attraverso certificazione di processo o un sistema di gestione della qualità applicato e ispezionabile è sicuramente più elevata nel caso di una azienda.
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Che tipo di supporto deve offrire il partner ideale?
Il partner ideale non dovrebbe solamente svolgere attività operative ma offrire il proprio supporto anche a livello strategico-regolatorio al fine di contribuire in modo efficace sia al pieno sviluppo delle attività regolatorie e Quality sia a Ricerca&Sviluppo, progettazione, sviluppo del prodotto e commercializzazione dello stesso.
Le competenze in capo al fornitore ideale devono essere, ad esempio:
- Strategia di business
- Conoscenza del mercato medicale
- Sistema di gestione della qualità
- Submission alle Autorità Regolatorie
- Classificazione dei dispositivi
- Valutazione Clinica
- Ricerca&Sviluppo
- Attività regolatorie
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Quale ruolo assegnare al partner ideale?
Al fine di fare la scelta giusta è importante capire che ruolo si vuole assegnare al futuro partner.
Compito di quest’ultimo potrebbe essere solo fornire le informazioni giuste per poter intraprendere azioni oppure potrebbe essere chiamato a dare un vero e proprio supporto operativo, agendo come fornitore in outsourcing.
In entrambi in casi comunque è importante ricordare come non sia opportuno affidarsi totalmente al partner effettuando una vera e propria sostituzione all’organizzazione nelle attività commissionate. L’organizzazione dovrebbe infatti mantenere il controllo costante dei propri processi e attività, non facendosi sostituire completamente dal fornitore ma utilizzandolo come supporto operativo.
Conclusioni
Le organizzazioni che operano in ambito medicale possono avere necessità di colmare o integrare esperienze e competenze in ambito Quality/Regulatory Affairs nonché sviluppo e commercializzazione del prodotto. In questo caso potrebbe essere utile il supporto di un partner specializzato, consulente o azienda, da scegliere in base alle caratteristiche dell’organizzazione stessa e agli obiettivi di riferimento.
La scelta può essere pilotata dalla risposta a diverse domande chiave che mirano ad individuare il soggetto più adatto (azienda o consulente, con quali competenze), il tipo di supporto e il ruolo da assegnare al partner selezionato. Quest’ultimo non è opportuno si sostituisca totalmente all’organizzazione che deve mantenere la governance dei processi.
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